in collaborazione con
l'Oratorio di Arrone
presenta
"IL LIBRO DEL COMANDO,
"IL LIBRO DEL COMANDO,
una storia di Natale",
da una leggeda della Valnerina raccolta da Agnese Benedetti,
regia di Roberto Biselli
da una leggeda della Valnerina raccolta da Agnese Benedetti,
regia di Roberto Biselli
direttore Teatro di Sacco
sabato 5 gennaio 2013, ore 21
Pietro Bailardi è un eroe tipicamente italiano, il quale invece di cercar gloria fendendo con poderose spade da capo a piedi i nemici e perdersi in fantastiche avventure d'amore nei boschi come facevano i paladini di Francia, affrontava la vita a forza di furbizia e prepotenza, con gioco di astuzie, per la pura soddisfazione di farsi passare gli sfizi.
Il potere magico lui non se lo era acquistato o conquistato con lunghi studi o prodezze, ma gli era capitato in mano, chi sa come, nella forma di quel Libro Del Comando, con il quale, data la sua ambivalente visione della vita, ci si divertiva a giocare con le forze terrene. ed anche quelle celesti a volte. Questa sua filosofica strafottenza affascina la fantasia popolare: nella sua scanzonata visione del mondo, Bailardi anticipa i grandi avventurieri libertini del secolo XVIII, in particolare Casanova e Cagliostro, entrambi anche maghi da strapazzo.
Ma Bailardi, napoletano e mediterraneo, riusciva a gabbare anche il diavolo ad aiutarlo a salvarsi l'anima: nella elaborazione della leggenda di Pietro convergono vari motivi narrativi mediterranei, il fatto chiave nel nostro racconto è quello che la magia, e perciò il mago, hanno una funzione importante nella storia di queste nostre terre e nella realtà italiana.
Così, nel solco della tradizione delle storie della Valnerina, questa leggenda diviene anche modello di virtù, cercando di comprendere come una tormentata anima possa intendere la sottile, ma definitiva linea che divide il bene dal male, la scelta della misericordia, del perdono e dell’umiliazione come trionfo sulla superbia e la falsa devozione.
Così Pietro Bailardi, nella narrativa delle nostre terre, tramandata oralmente da padre in figlio davanti al fuoco di un camino acceso per illuminare la notte Santa, diviene un efferato assassino, capace di sfidare il Demonio nella notte di Natale. Una storia, dunque, magica e antica che corre tra Roma, Gerusalemme e San Giacomo di Compostela per riaffermare il primato dell’Uomo.
Per l’esordio di un gruppo teatrale così eterogeneo come CLASSE MISTA Teatro, e per le sfide che l’Oratorio di Arrone si prefigge di affrontare, non poteva esistere spunto migliore.
Info: Don Davide 333 9864664,
Fabrizio 338 1998560
Il potere magico lui non se lo era acquistato o conquistato con lunghi studi o prodezze, ma gli era capitato in mano, chi sa come, nella forma di quel Libro Del Comando, con il quale, data la sua ambivalente visione della vita, ci si divertiva a giocare con le forze terrene. ed anche quelle celesti a volte. Questa sua filosofica strafottenza affascina la fantasia popolare: nella sua scanzonata visione del mondo, Bailardi anticipa i grandi avventurieri libertini del secolo XVIII, in particolare Casanova e Cagliostro, entrambi anche maghi da strapazzo.
Ma Bailardi, napoletano e mediterraneo, riusciva a gabbare anche il diavolo ad aiutarlo a salvarsi l'anima: nella elaborazione della leggenda di Pietro convergono vari motivi narrativi mediterranei, il fatto chiave nel nostro racconto è quello che la magia, e perciò il mago, hanno una funzione importante nella storia di queste nostre terre e nella realtà italiana.
Così, nel solco della tradizione delle storie della Valnerina, questa leggenda diviene anche modello di virtù, cercando di comprendere come una tormentata anima possa intendere la sottile, ma definitiva linea che divide il bene dal male, la scelta della misericordia, del perdono e dell’umiliazione come trionfo sulla superbia e la falsa devozione.
Così Pietro Bailardi, nella narrativa delle nostre terre, tramandata oralmente da padre in figlio davanti al fuoco di un camino acceso per illuminare la notte Santa, diviene un efferato assassino, capace di sfidare il Demonio nella notte di Natale. Una storia, dunque, magica e antica che corre tra Roma, Gerusalemme e San Giacomo di Compostela per riaffermare il primato dell’Uomo.
Per l’esordio di un gruppo teatrale così eterogeneo come CLASSE MISTA Teatro, e per le sfide che l’Oratorio di Arrone si prefigge di affrontare, non poteva esistere spunto migliore.
Info: Don Davide 333 9864664,
Fabrizio 338 1998560
2 commenti:
una storia,se narrata o letta può essere un insieme di parole,una storia interpretata è un insieme di emozioni che pervadono il tuo "essere"con la certezza che non sarai mai più come prima roberta
meraviglioso, semplicemente....mai più indenne
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