Torna per le celebrazioni del XX giugno 2013 a cura del Comune di Perugia SARACCHE D'ITALIA, l'avvincente memoria di un pizzicagnolo di via Oberdan negli anni pre unitari. Lo spettacolo verrà replicato VENERDI' 21 GIUGNO alle ore 21, presso il cortile interno di Palazzo Penna, in via Podiani a Perugia: una bella occasione per rivivere un pezzo della storia di Perugia non troppo conosciuto.
TEATRO DI SACCO da un idea di Giacomo Calderoni
Saracche d’Italia cronache perugine di un pizzicagnolo durante il Risorgimento Italiano
di Diego Mencaroni
con
Edoardo Chiabolotti, Lorenza Di Genova, Maurizio Modesti, Riccardo Toccacielo
Edoardo Chiabolotti, Lorenza Di Genova, Maurizio Modesti, Riccardo Toccacielo
Immagini di Carlo Bianconi
montaggio video Giancarlo Panza
Regia di Roberto Biselli
Perugia 1849.
In pieno Risorgimento, il buffo, introverso, arguto, cinico e sagace Luigi Calderoni, detto “Gigio”, possiede una delle tre sole botteghe di pizzicagnolo in città. I fermenti politici e sociali di questo periodo vengono curiosamente annotati da Luigi nel suo libro mastro: A fianco di ogni movimento di cassa, che registra minuziosamente quale titolare di una rivendita di generi alimentari, sono riportate le vicende che attraversano una città bramante la rivoluzione e l’Unita’.
In pieno Risorgimento, il buffo, introverso, arguto, cinico e sagace Luigi Calderoni, detto “Gigio”, possiede una delle tre sole botteghe di pizzicagnolo in città. I fermenti politici e sociali di questo periodo vengono curiosamente annotati da Luigi nel suo libro mastro: A fianco di ogni movimento di cassa, che registra minuziosamente quale titolare di una rivendita di generi alimentari, sono riportate le vicende che attraversano una città bramante la rivoluzione e l’Unita’.
Una città che gli passa sotto gli occhi,
poiché il suo negozio è nella piazza del Mercato. I suoi appunti sono
corredati da miniature, a latere delle note su quei fatti, che
colpiscono il suo spirito, lo inquietano e che raccontano la vita vera,
quella che non passa mai alla storia perché troppo quotidiana.
“Gigio” annota registra, commenta,
infervorato dallo spirito patriottico e spaventato dalle angherie della
polizia papalina e degli occupanti austriaci prima e svizzeri poi. Con
sarcasmo annuncia le ennesime imposte che il popolo deve pagare o le
piccole rivincite ottenute per mano di una “maitresse” e le sue ragazze.
Basata su una storia vera (o meglio tratta
dal vero libro mastro di negozio del nostro Calderoni) lo spettacolo
offre un ultimo originale contributo alle celebrazioni del 150°
dell’unita’ d‘Italia, parlando con leggerezza. sarcasmo e dolore di una
Perugia povera e dura, sulla quale soffiano venti di libertà, in un
lasso di tempo che va dai fatti della Repubblica Romana all’annessione
al Regno d’Italia, passando per la triste pagina delle stragi Perugine.
La vicenda di Luigi Calderoni viene
presentata al pubblico in uno stile asciutto, senza le ridondanze
ottocentesche, che ne fa risaltare l’assoluta contemporaneità sia nei
fatti che nei personaggi. A ciò contribuisce la scrittura di Diego
Mencaroni, collaboratore alla stesura del testo, e a una serie di
interventi video che esalteranno, fungendo da cesura narrativa tra le
vicende interpretate dai 4 attori, la capacità vivifica del cervello
fine di Luigi, capace di vendere con sagacia tutta commerciale “saracche
e generi alimentari vari” ai suoi clienti, ma sinceramente capace allo
stesso tempo di provare un forte e sincero sentimento “UNITARIO”.
Lo spettacolo ha debuttato il 7 dicembre 2012 al Teatro della Sapienza, Perugia