Domenica 30 novembre alle ore 17.30 presso la Sala Cutu Teatro di Sacco, nell’ambito della Stagione Indizi 2014-2015, presenta, per la prima volta in Umbria, Daniele Timpano ed Elvira Frosini che saranno gli interpreti di Zombitudine, ovvero la condizione umana dei giorni d’oggi.
Lo Zombi è il vecchio che non muore
e il nuovo che non c’è. Lo Zombi è l’impossibilità della morte e dunque della
resurrezione. Lo Zombi è un morto che cammina e non sa dove va. Come noi. Daniele Timpano ed Elvira Frosini,
un uomo e una donna rifugiati in un teatro insieme al pubblico. In questo
spazio d’illusoria resistenza attendono l’arrivo di qualcosa: un nuovo inizio?
La morte? Una rivoluzione? Zombitudine
è uno spettacolo sull’orrore di questo nostro tempo, su questa condizione di
semi-vita che ci sentiamo addosso. Una storia di impotenza, l’impotenza di non
essere mai in grado di prendere una posizione, ma anche il sentimento di scelta
del lassismo. Davanti ad una scelta spesso non facciamo che lasciarci cullare
dall’incapacità di decidere.
La
produzione di Kataklisma Teatro
descrive al pubblico, con leggera ironia, una condizione estremamente attuale. Zombitudine è diventato uno spettacolo
pop, ormai un cult della scena underground romana che ha partecipato con successo
al RomaEuropa Festival. Teatro di Sacco è orgoglioso di proporlo al suo
pubblico.
La drammaturgia, scritta a quattro mani da Frosini e Timpano, passa dall’analisi sociologica, in cui l’omuncolo contemporaneo si dibatte, all’analisi delle responsabilità che l’individuo ha nei confronti della “futura umanità”. E così la disarmante umana felicità mista a disgusto emerge violentemente come unica reazione possibile davanti al “monduccio che sta dentro a un altro monduccio fatto di monducci matrioske” in cui i corpi si dibattono per sfuggire a una morte che forse ci ha già raggiunti. La coppia Timpano-Frosini, due canzonanti e graffianti del teatro, hanno realizzato un testo apprezzato dal pubblico e dalla critica.
La forza di
Zombitudine risiede nei numerosi
livelli di lettura dello spettacolo, conseguentemente fruibile da diversissimi
tipi di pubblico: dalla più ovvia metafora di vivo/morto alle numerose
simmetrie che si rincorrono nella drammaturgia, sottili richiami che fanno del
testo un vero e proprio labirinto in cui “trovare la via d’uscita” diventa un
frenetico gioco logico. E tuttavia, in questo ciclo in cui si mescolano frustrazione
e rabbia della condizione umana, gli ultimi minuti chiudono lo spettacolo con
un’immagine macabramente tenera, lasciando intendere l’esistenza di qualcosa di
positivo che, se non sarà in grado di salvarci, quantomeno restituirà dignità
al disgusto e all’odio che tanto attanagliano le nostre vite.
L’importante
tematica di cui si fa carico lo spettacolo non toglie spazio alla leggerezza e
anche alla comicità dando vita, così, ad un paradosso per il quale si ride
delle disgrazie. A spettacolo concluso è ancora più evidente nel pubblico la
necessità di una riflessione individuale sulle tematiche affrontate. Insomma,
un horror con ironia.
Lo
spettacolo sarà preceduto da una sezione parallela in cui si terrà il laboratorio Corpo morto. Venerdì 28
novembre (18-22) e sabato 29 novembre (17-22), infatti, Teatro di Sacco in
collaborazione con Fiorivano le Viole
presenta appunto Corpo morto (presso
la casa dell’Associazionismo di Via della Viola). Si tratta del laboratorio
tenuto da Daniele Timpano ed Elvira Frosini che culminerà la sera di sabato 29
novembre, con azioni urbane performative create sul territorio con attori selezionati
mediante il workshop suddetto, in Walking
Zombi. A tal proposito per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere
al 320.6236109.
I
partecipanti al laboratorio, inoltre, saranno direttamente coinvolti, oltre che
in Walking Zombi, anche nello spettacolo
di Domenica 30 novembre p.v. in programma alle 17.30 presso la Sala Cutu.